L'effetto Orton

Cos'è l'effetto Orton

Per realizzare un'immagine con l'effetto Orton dobbiamo eseguire due scatti. Il primo dovrà essere sovraesposto di 2 stop ed avere un'apertura di diaframma tra f16 ed f22 per avere la massima profondità di campo. Il secondo scatto dovrà essere sovraeposto di un solo stop ma dovrà avere profondità di campo minima, quindi un'apertura da 2,8 o poco più, e soprattutto dovrà essere completamente fuori fuoco.

Esempio di effetto Orton ottenuto con la rielaborazione digitale

Ovviamente i due scatti devono essere perfettamente sovrapponibili e quindi è necessario effettuarli usando un cavalletto. La tecnica originale realizzata negli anni '80 da un fotografo naturalista canadese, Michael Orton era pensata per le diapositive. I due scatti infatti venivano montati in sovrapposizione su uno stesso telaio e si otteneva così uno straordinario effetto di luminosità attorno agli oggetti  che acquistavano tridimensionalità e allo stesso tempo apparivano soffusi come dipinti ad acquerello. Anche questa tecnica è riproducibile con un programma di fotoritocco e in tal caso non richiede necessariamente due scatti.

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