La festa di San Nicolò a Murano

San Nicolò patrono dei vetrai

Il 6 dicembre nell'isola di Murano a Venezia si festeggia San Nicolò, patrono dei vetrai. Nicolò è la versione veneziana del nome Nicola e il santo è proprio il San Nicola vescovo di Myra, città della Turchia, vissuto nel IV secolo.

Il gallo emblema dell'isola di Murano

In Italia è noto come San Nicola di Bari, città in cui sono conservate le sue spoglie. Si tratta di uno dei santi più venerati di tutta la cristianità, particolarmente amato dalla comunità ortodossa che gli ha dedicato delle splendide icone ed è il patrono della Russia e della Grecia. Nelle rappresentazioni pittoriche classiche è sempre indicato con la barba, la stola vescovile, la mano destra benedicente alla greca e il Vangelo nella sinistra. Talvolta è raffigurato anche con la mitra, il pastorale e tre sacchetti di monete o tre sfere d’oro. In Italia, e in molte altre nazioni, spesso si associa alla festa di San Nicola l'usanza di scambiarsi doni. Probabilmente la tradizione nasce da una delle leggende legate al Santo che racconta come Nicola avesse regalato tre sacchetti di monete d'oro a tre fanciulle povere perché potessero avere la dote necessaria al matrimonio. E questa è probabilmente anche l'origine della tradizione muranese. Nel giorno di San Nicolò oltre alla festa religiosa e allo scambio di regali si organizzano nell’isola, da numerose generazioni, mercatini di beneficenza nelle parrocchie delle due chiese principali, la Basilica di S. Maria e S. Donato e la Chiesa di San Pietro Martire. La caratteristica di questi mercatini, molto frequentati, consiste nella vendita di oggetti di vetro, spesso realizzati da maestri vetrai. San Nicolò è comunque un santo caro a tutta la tradizione veneziana. Protettore dei marinai e della flotta della Serenissima, sono a lui intitolate diverse chiese, come la chiesa di San Nicolò dei Mendicoli o quella di San Nicoletto al Lido dove sono conservate alcune sue reliquie.

 

La chiesa di San Nicoletto al Lido di Venezia

La posizione di queste due chiese non è casuale. In quanto protettore dei marinai infatti le due costruzioni sorgono una in prossimità dello sbocco verso il mare e l'altra lungo il tragitto che conduce alla foce del Brenta, via del traffico verso la terraferma. Il famoso sposalizio del mare che si celebra il giorno della “Sensa”, Ascensione, termina proprio davanti alla chiesa di San Nicoletto. Altre chiese intitolate a San Nicola, come quella che si trovava nel sestiere di Castello, vennero abbattute durante il periodo napoleonico. Le leggende riguardo al Santo e alle sue predicazioni sono poi alla base di quello che è diventato un mito universale come Babbo Natale, meglio noto come appunto Santa Claus. San Nicola è anche patrono degli scolari e dei bambini in generale.

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