Shestidesjatniki
Noi, figli degli anni ‘60
C’è una parola russa che trovo quanto mai adatta a descrivere la nostra generazione di nati negli anni ’60. La parola è “shestidesjatniki” ed è usata per descrivere la generazione russa che durante gli anni ’60 aveva raggiunto l’età della ragione e vissuto il periodo del disgelo kruscioviano come una ventata di speranza. Tanto per capirsi è la generazione di Gorbaciov che dopo aver respirato quell’aria ha vissuto con insofferenza la stagnazione brezneviana e una volta arrivato al potere ha cercato di cambiare pacificamente lo stato delle cose.
Noi, nati negli anni ’60, abbiamo raggiunto l’età della ragione nel periodo in cui Gorbaciov è andato al potere e ha liberato il mondo dall’incubo della sfida nucleare USA-URSS. Gorbaciov non solo ha parlato di pace ma ha lavorato concretamente per la pace e per il dialogo e questa è la grande differenza con molti altri capi di stato. Dopo avere respirato l’aria di speranza degli anni ’80 non possiamo che trovare asfittico questo nostro tempo attuale dove non c’è capacità progettuale neppure a breve termine, non c’è una visione generale di collaborazione, non c’è la volontà né la preoccupazione di preparare il futuro per le generazioni che verranno. Se e quando la gerontocrazia finirà il suo tempo spero che questa mia generazione sappia prendere in mano il timone e condurre la nave in porti sicuri e tranquilli.
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