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Fotografare palazzi e monumenti

Occhio all'inquadratura

In un paese come l'Italia, ricco di città d'arte è inevitabile scattare foto a monumenti, palazzi, edifici importanti dal punto di vista storico e belli da quello architettonico. Quali regole osservare per rendere più armoniose e significative le nostre foto? Il primo accorgimento è quello di abilitare nella nostra digicam o reflex la visualizzazione della griglia. Questo ci aiuterà a valutare la corretta inquadratura e ad evitare foto chiaramente storte.

Abilitiamo la griglia nella nostra fotocamera

L'inquadratura non deve per forza mantenere il soggetto al centro. A volte per dargli risalto è molto meglio confrontarlo con qualcosa che gli sta accanto o sullo sfondo.

Un edificio o tagliato a metà o a tre quarti è piuttosto brutto da vedere. Cerchiamo allora di regolare il nostro obiettivo, se possibile, su focali da grandangolo dal 22 al 28. Se non possiamo cerchiamo di metterci ad una distanza tale da poterlo riprendere nella sua interezza.

La chiesa di San Zaccaria a Venezia

In alternativa possiamo “spezzare” l'inquadratura in due o più parti che poi assembleremo in un'unica foto panoramica con software apposito, sempre che la nostra fotocamera non abbia già la funzione integrata. Nel caso le foto siano disposte su più righe e colonne, un software come Microsoft ICE è in grado di ricomporre il puzzle in modo molto efficace. Ricordiamo che quando scattiamo foto per una panoramica è bene che si sovrappongano l’una sull’altra per circa un terzo ed è inoltre consigliabile mantenere costanti i valori dell’esposizione per evitare sbalzi di luminosità.

Se invece vogliamo inquadrare un particolare significativo usiamo il teleobiettivo e centriamo il dettaglio che ci interessa.

Particolare della Punta della Dogana a Venezia

Il bilanciamento del bianco, al solito, è importante. Ricordiamoci di regolarlo in base alle condizioni ambientali: sole, nuvole o addirittura di usare quello manuale.

Se l'edificio presenta una forte componente di colori chiari valutiamo attentamente anche l'esposizione e vediamo di correggere le impostazioni automatiche usando una compensazione EV di +1. Al contrario useremo un EV -1 se il soggetto ha forti ombre o colori scuri.

Gli ISO in una bella giornata di sole teniamoli bassi, 50 o 100 al massimo. Al crepuscolo portiamoli a 200 e di notte, compatibilmente con la rumorosità della nostra fotocamera usiamo anche un 400.

Nelle riprese notturne però cerchiamo, se il soggetto non è ben illuminato, di usare un cavalletto per limitare le possibili vibrazioni dovute all'allungamento dei tempi. Nel caso di soggetti distanti o di edifici ricordiamoci di disabilitare il flash, che è ininfluente, e lavoriamo piuttosto sulla lunghezza dei tempi e su una maggiore apertura del diaframma.

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