Italian Arabic Chinese (Simplified) English French German Hebrew Portuguese Russian Spanish
Home Pensieri fuori dal blog No paid to write

No paid to write

No paid to write, ovvero l’avvento del sesto potere

spiccioli

 

L’ultima tendenza del Web, al di là e al di qua dell’oceano è quella dell’assoldare articolisti per la stesura di post. Talvolta gli articoli sono sottopagati con 1 o 2 euro a pezzo o con entrate tramite adsense. Il più delle volte non sono affatto pagati, con la scusa che il blog è appena nato, che la pubblicità presente copre a malapena le spese di gestione… e comunque intanto l’articolista può fare un’utile esperienza. Per la stesura degli articoli però è richiesta competenza, originalità e velocità.

La cosa mi sembra alquanto bizzarra… Un professionista accetterebbe di scrivere un post originale per pochi centesimi? Certo che no! A chi è rivolta allora l’offerta? A giovani che non hanno ancora una sufficiente professionalità e/o  notorietà per puntare i piedi e pretendere di essere ricompensati il giusto e che accettano compensi ridicoli o inesistenti nell’ingenua speranza che prima o poi qualcosa accada…

Ma in realtà qualcosa è già successo: il lavoro intellettuale è diventato una merce dal valore di gran lunga inferiore a quello manuale. Provate a chiedere ad un idraulico, un elettricista, una colf, di lavorare per voi per 1 euro l’ora… La risposta credo possiate immaginarla.

C’è anche un altro risvolto: l’informazione nell’era del Web non è più fatta solo dai grandi professionisti della comunicazione, ma da uno stuolo di più o meno improvvisati e più o meno capaci lancia post. Essendo sottopagati, spesso e volentieri i post che lanciano sono il rimaneggiamento di post altrui, magari in lingua inglese e magari anche tradotti velocemente. Non di rado mi è capitato, cercando notizie tecniche su software, di trovare articoli italiani che sono solo la pessima e approssimativa traduzione di articoli inglesi. I più corretti citano la fonte, ma non è una regola. D’altra parte visto che l’imperativo è la velocità e che il compenso è miserrimo, il post fotocopia è il minimo della pena.

C’è però un ulteriore risvolto della questione. I blog, specialmente quelli grossi, vivono in sostanza delle informazioni prodotte dalla miriade di piccoli articolisti, che producono un’informazione capillare e istantanea. Se tutti gli articolisti che hanno davvero qualcosa da dire aprissero un loro blog o si consorziassero, magari utilizzando nei siti pubblicità mirata, e sfruttassero gli aggregatori per diffondere la loro opinione, abbandonando i network che li sfruttano, che piega prenderebbe la comunicazione sul Web?

Siamo in un periodo di crisi economica e tutti cercano di risparmiare ma pensare di fare soldi sottopagando il lavoro altrui, intellettuale o manuale che sia, non solo non è etico, parola forse un po’ fuori moda, ma non è neppure lungimirante. Alla lunga lo sfruttamento nella Storia non ha mai portato a nulla di buono…

Oggi

Domenica, 6 - 10 - 2024
Ore [18:17:53]

AVVISO

Per motivi tecnici, il login, la registrazione di nuovi utenti, l'inserimento dei commenti e la funzione di ricerca sono stati disabilitati. Ci scusiamo per gli eventuali disagi.

Blogroll

Valid XHTML 1.0 Transitional CSS Valido! Licenza Creative Commons

Questo sito utilizza i cookie per la gestione delle funzioni disponibili, per le statistiche e per la pubblicità. Premendo il tasto AGREE si accettano tutti i tipi di cookie. Potete comunque cancellare i cookie dal vostro browser o utilizzare una estensione che li blocchi. This site uses cookies to manage the features available, for statistics and advertising. Pressing the button AGREE accept all types of cookies. However, you can delete cookies from your browser or use an extension that blocks them. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information