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Sotto il segno del porcellum

Di politica, scandali e altre sciocchezze

Le elezioni sono alle porte e stiamo assistendo ad un chiassoso vociare di tutti contro tutti. Sono francamente stupita e disgustata nel vedere che non c’è nessuna attenzione ai programmi, nessuna chiarezza su come si vuole governare l’Italia ma solo la voglia di screditare l’avversario per rosicchiare qualche punto nei sondaggi.

Il grande porcellum

Come arginare la disoccupazione, come risollevare il ceto medio e le piccole imprese, come detassare la prima casa, come tassare i grandi capitali, come trovare i veri evasori, come far ripartire l’economia, come salvaguardare chi è prossimo alla pensione… Sono solo alcuni dei quesiti a cui nessuno riesce a dare una risposta concreta ma solo confuse e spesso inattuabili proposte. In compenso qualsiasi notizia giudiziaria, economica, di cronaca diventa un pretesto per lanciare insulti all’avversario, per affibbiargli qualche epiteto. Forse questi politicanti non si rendono conto che gli Italiani sono stufi di attaccabrighe e incompetenti e vogliono qualcuno in grado di governarli senza spennarli né riempirli di vuote promesse. Mi guardo attorno e vedo il grande vuoto. I piccoli partitini si sono apparentati ai più grossi, attaccati come remore nella speranza di dimezzare il quorum necessario per l’ingresso al Parlamento. Abbiamo assistito a giochi degni della Repubblica delle banane con i fuoriusciti di questo e quel partito che ne hanno creato un altro in gran velocità per figurare come capilista e assicurarsi la pagnotta per la prossima legislatura. Non vorranno mica farci credere di averlo fatto per il nostro bene di disperdersi in mille rivoli? Altro che manuale Cencelli… In tutto questo ciangottio si è inserito il disastro del MPS, saputo e risaputo da un bel po’. Sembra fatto scoppiare apposta adesso per erodere consensi al PD che viene prontamente attaccato all’unisono da destra e da sinistra. Non voglio difendere il PD, che di errori purtroppo ne ha fatti molti, ma gli attaccanti farebbero bene a guardare prima nei loro armadi. Quando poi sento Monti che torna a corteggiare il PDL accusando il PD di essere compromesso con i poteri delle banche non so se ridere o piangere. Ho riascoltato in questi giorni “Cirano” di Guccini. Semplicemente splendida nella sua disarmante attualità.

 

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