Uova ornamentali russe
La tradizione delle uova decorate russe
Fabergé ha reso famosa in tutto il mondo la tradizione russa delle uova ornamentali creando per gli Zar dei meravigliosi gioielli. In realtà però la tradizione delle uova decorate affonda le sue origini nell’antichità pagana, legata al mondo contadino.
In tutte le civiltà l’uovo è stato un elemento importante. La vita che scaturisce al suo interno lo ha reso simbolo di nuova vita, di rinascita spirituale. Il tuorlo con il suo colore giallo e la sua forma tonda veniva assimilato al sole, fonte di calore. Creare uova decorate era quindi esprimere fiducia e speranza nell’avvento di una nuova feconda primavera dapprima in termini meramente stagionali poi in termini estesi metaforicamente alla spiritualità e un colore spesso usato era il rosso, per molte civiltà simbolo di fortuna. E proprio come simbolo primaverile di rinascita l’uovo diventa un tipico manufatto in Ukraina.
L’arte della decorazione delle uova ha una sua preciso alfabeto di colori ed elementi grafici. Regalare un uovo significava e significa tutt’ora, augurare prosperità e pace a chi lo riceve. I colori utilizzati erano tutti naturali, ottenuti principalmente da erbe e fiori. Con l’avvento del cristianesimo la tecnica si è raffinata ed è diventata una tradizione irrinunciabile del periodo pasquale. Le donne durante la settimana santa, dopo un periodo di purificazione, si dedicavano a dipingere le uova, soprattutto di gallina. Talvolta venivano bollite e decorate con un unico colore e poi venivano mangiate a Pasqua altre volte venivano dipinte senza prima cuocerle e neppure svuotate perché mantenessero intatto il loro contenuto simbolico di fecondità.
L’origine della tradizione cristiana di scambiarsi uova durante il periodo pasquale pare risalga ad una leggenda greca. Secondo la leggenda, quando Maria Maddalena giunse a Roma per predicare il vangelo dopo la Resurrezione di Cristo, si presentò all’imperatore Tiberio offrendogli un uovo colorato di rosso e dicendogli “Cristo è risorto”. Da quel momento i cristiani, seguendo il suo esempio, si scambiarono le uova a Pasqua in memoria della Resurrezione.
Tra la metà del ‘700 e fino al 1917 erano molto in voga, negli ambienti nobiliari, le uova in porcellana realizzate dalle Manifatture Imperiali russe di porcellana, fabbriche che fino al 1820 mantennero l’esclusività della produzione. Quello della distribuzione delle uova pasquali all’alto clero e ai ceti nobili era un vero e proprio rito “celebrato” dallo zar e seguiva un preciso cerimoniale. Di tale cerimoniale si ha traccia già nel 1600 durante il regno dello Zar Aleksej Michailovich
Nei mercatini russi, specie quelli vicini ai monasteri, ancora oggi possiamo facilmente trovare in vendita uova in legno decorate con scene religiose.
Nei negozi si possono invece trovare piccole uova d’argento filigranato con all’interno dipinti smaltati di Cristo, della Madonna o di Santi oppure non apribili e smaltate all’esterno con colori vivaci in stile Fabergé.
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