Quanta confusione!
Aspettando il Presidente...
In quest’Italia dalla memoria corta sono sempre più sorpresa dalle affermazioni e dalle decisioni di leader di partiti grandi e piccini. Casaleggio non approva la candidatura di Prodi e della Bonino perché hanno un passato politico alle spalle, ma non fiata su Rodotà, non esattamente un uomo nuovo della politica…
E a dire il vero anche Dario Fo qualche precedente di militanza ce l’ha… ma evidentemente, come nella fattoria orwelliana, tutti i candidati sono eguali eppure qualcuno è più eguale degli altri. Trovo anche ridicolo immortalare Crimi che dorme in prima classe su un Freccia Rossa per additarlo al pubblico ludibrio. Trovo invece molto più grave che i grillini tergiversino su rendicontazione e taglio stipendi. Se volessero davvero essere vicini ai normali cittadini dovrebbero provare a vivere con un normale stipendio da operaio o da impiegato pubblico. Seimila o undicimila euro al mese, diaria sì diaria no sono tutte parole sconosciute e incomprensibili ai più. Ma di nuovo i cittadini sono tutti eguali e tuttavia qualcuno è più eguale degli altri. C’è chi può vivere a Roma mantenendo una famiglia con poco più di mille euro al mese e chi invece considera 6000 euro il minimo indispensabile. L’accoppiata Renzi e Grillo poi è quella che mi è più incomprensibile. Mi piacerebbe sapere se si rendono conto o meno che il loro comportamento disfattista e anti PD è un regalo fatto a Berlusconi per il quale apparentemente non nutrono simpatia politica. Il loro tentennare e inveire contro i vertici da un lato e il loro bloccare tutte le iniziative dall’altro non fa che aumentare il PDL nei sondaggi. Le ipotesi sono due: o i suddetti protagonisti non se ne rendono conto oppure hanno un disegno politico a favore del Cavaliere. In entrambi i casi credo che i loro elettori dovranno riflettere in vista delle prossime elezioni. Trasparenza e consapevolezza nei fatti e non a parole è quello di cui ha bisogno l’Italia. Giochini tattici e guerra di tutti contro tutti non servono ad un paese in crisi. Se si va avanti così alle prossime elezioni servirà un nuovo guru che nelle piazze e sul Web urli “ Tutti a casa!”. Il PD dal canto suo con la candidatura di Marini fa una scelta discutibile e non rivolta alla coesione del partito. Lo inviterei invece a insistere sulla candidatura di Prodi visto che Berlusconi e i suoi sono pronti ad espatriare in caso di elezione del professore. L’occasione è troppo ghiotta per non essere colta al volo!
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