Chiesa della Madonna dell’orto a Venezia
Da San Cristoforo a Madonna dell’orto
Nel sestiere di Cannaregio a Venezia una delle tante chiese a cui dedicare una sosta è quella della Madonna dell’orto. L’edificio è raggiungibile dalla Strada Nova addentrandosi per le calli interne partendo dal Ghetto, da campo San Leonardo o da Campo Santa Fosca.
La zona un tempo era sede di orti e giardini ed era punto di approdo dei mercanti della terraferma tento che la chiesa, sorta nel 1365, fu inizialmente intitolata a San Cristoforo patrono dei viaggiatori. La dedica alla Madonna risale al 1377. L‘origine del nome risale al ritrovamento in un orto vicino di una icona miracolosa della Vergine che venne portata nella chiesa. Alla fine del ‘300 l'edificio venne restaurato perché già pericolante con lunghe opere che terminarono alla fine del ‘400. Subì ulteriori restauri nell’800 e nel ‘900. Lo stile della chiesa è gotico con spunti rinascimentali e si nota lo splendido portale opera di Bartolomeo Bon. Le tre statue sopra il portale raffigurano la Madonna, l’angelo che annuncia e San Cristoforo, opere di Antonio Rizzo e ancora del Bon.
Caratteristiche sono le numerose nicchie che adornano la facciata.
L’interno è a tre navate con tre cappelle absidali, i soffitti sono lignei a cassettoni. Insolita l’abside del presbiterio di forma pentagonale. Troviamo numerose opere di grandi pittori e scultori, da Antonio Rizzo a Giambattista Cima da Conegliano a Giovanni Bellini o Jacopo il Palma il giovane o Jacopo Tintoretto.
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